Luis e Gli Alieni, Armin Sonntag: un ufologo un po’ strambo!
Smemorato, pasticcione, innamorato del suo lavoro a tal punto da dimenticare il compleanno del figlio Luis: l’ufologo Armin Sonntag passa tutta la notte a scrutare il cielo attraverso un sofisticato binocolo, a caccia di nuove forme di vita nell’universo, e di giorno dorme sul divano per recuperare le energie… ma quando suona l’allarme anti-alieno, Armin è pronto a scattare! È il ritratto di uno dei protagonisti di Luis e gli alieni, la nuova avventura dei fratelli vincitrici di un Oscar Christoph e Wolfgang Lauenstein, che sarà in sala con la distribuzione di Koch Media dall’11 luglio.
Ufologo pasticcione e papà distratto: il rapporto tra Armin e Luis e gli alieni
Per gli abitanti del quartiere, Armin l’ufologo è semplicemente strambo – i figli dei vicini lo prendono in giro travestendosi da alieni – o addirittura fastidioso, a causa dei suoi innumerevoli allarmi (che si rivelano sempre un flop). In più, la casa in cui abita con il figlio Luis è un disastro, anche se il 12enne cerca di contribuire come può per non distrarre suo padre dalla “missione” e per condurre una vita apparentemente normale. A scuola il preside si accorge che qualcosa non va e medita di spedirlo all’Istituto per Bambini Trascurati gestito dalla severa signorina Sadiker. Concentratissimo sul suo lavoro – una “passione” nata quand’era bambino – Armin Sonntag non si accorge di quanto sta per accadere alla sua famiglia: come ogni scienziato che si rispetti è smemorato, pasticcione ma tanto simpatico e, come ogni padre, ha un grande cuore!
Gli scienziati “pazzi” e non, dai manga al cinema
Armin Sonntag incarna lo stereotipo perfetto dello scienziato pasticcione, uno dei tantissimi protagonisti del grande e piccolo schermo. I bambini degli anni Ottanta ricorderanno sicuramente il mitico Dottor Slump, inventore del robot-bambina Arale, e il liceale Leonetto che, dopo un esperimento scientifico andato male, scopre che Nana Supergirl è dotata di superpoteri: entrambe le serie tv sono state “tradotte” da altrettanti manga. Al cinema, invece, Robin Williams ha vestito i panni di un professore tra le nuvole in “Flubber”, che addirittura dimentica (per la terza volta) il giorno del suo matrimonio, perché troppo concentrato sulle sue ricerche per trovare una nuova formula energetica. Come dimenticare il dottor Emmett Lathrop Brow, più conosciuto come Doc (Christopher Lloyd) che nella saga di “Ritorno al futuro” crea una macchina capace di viaggiare nel tempo. Il cinema spesso ha raccontato anche la vera storia degli scienziati contemporanei, come quella di Alan Turing (interpretato da Benedict Cumberbatch, protagonista del biopic “The Imitation Game”) e di Stephen Hawking, scomparso recentemente, a cui è stato dedicato “La teoria del tutto”, con cui Eddie Redmayne ha vinto l’Oscar. Come Hawking, anche Armin Sonntag scruta lo spazio a caccia di risposte… riuscirà a dimostrare l’esistenza degli extraterrestri e a ricostruire il rapporto con suo figlio?
Lo scopriremo al cinema dall’11 luglio con Luis e gli alieni!