Larry Charles: quando il cinema è provocazione
Irriverente e pungente, abile col black-humour e la provocazione.
È la carta d’identità artistica di Larry Charles, regista di Io, Dio e Bin Laden, dal 25 luglio al cinema, film tratto dalla vera storia di Gary Faulkner, l’uomo che voleva stanare il leader di Al-Qaeda con una spada comprata in tv. A interpretare questo particolare personaggio ci sarà il premio Oscar Nicolas Cage.
Di origini ebraiche, Charles è nato a Brooklyn nel 1956 e si è formato artisticamente negli anni Settanta, periodo di grande fermento nella scena newyorkese. È la stand-up comedy il suo punto di partenza, un genere che, in varie forme, si ritroverà poi in tutti i suoi lavori. Il programma Fridays, la serie tv Off the Wall di Rick Locke, e poi The Arsenio Hall Show (dove è autore) sono i primi lavori nei quali è coinvolto.
Tv, Cinema e il sodalizio con Sacha Baron Cohen
La svolta arriverà all’inizio degli anni ‘90: Larry Charles sarà uno degli sceneggiatori e supervisori alla produzione di Seinfeld. La serie si rivelerà uno dei migliori prodotti per il piccolo schermo, violando la classica narrazione da fiction e le tradizionali dinamiche tra i personaggi. I premi non tarderanno ad arrivare: Emmy nella categoria “Miglior serie comica” nel 1993, un Golden Globe per la “Miglior serie TV comica” nel 1994 e uno Screen Actors Guild Award per la “Miglior interpretazione di gruppo in una serie comica” nel 1995, 1997 e 1998, e poi ancora tante nomination.
Seinfeld, che si guadagnerà anche le simpatie di Homer Simpson, è un ottimo laboratorio per la vena creativa del regista di Io, Dio e Bin Laden. Charles affinerà i suoi tocchi dissacranti e provocatori tanto che due episodi, di suo pugno, della sit-com non andranno mai in onda a causa di una battuta ritenuta razzista e una gag con le armi che non piacque alla rete. Il cammino in tv proseguirà poi con il lavoro per Innamorati pazzi, Entourage, Curb Your Enthusiasm e The Comedians.
Il passo al cinema è dietro l’angolo, che avviene infatti nel 2003 e sarà un grande passo. Scrive Masked and Anonymous, suo primo film da regista, addirittura con Bob Dylan che di recente ha ricevuto il Nobel per la Letteratura. Il grande autore sarà pure nel cast del film insieme a Jessica Lange, John Goodman, Val Kilmer, Penelope Cruz, Ed Harris e tanti altri.
Tre anni dopo comincia un sodalizio comico-creativo destinato a durare: con Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, Larry Charles dirige Sacha Baron Cohen, l’attore porterà al cinema uno dei suoi personaggi in Da Ali G Show. Borat si rivela una commedia comica salace, provocatoria e politicamente scorretta. Si attirerà molte critiche e opposizioni, comprese quelle del governo kazako.
Sulla scia di Borat e i personaggi di Da Ali G, Larry Charles sarà regista di altri due progetti con Baron-Cohen: Bruno e Il Dittatore. Di mezzo c’è Religiolus una satira sulle religioni, in particolare quelle abramitiche.
Io, Dio e Bin Laden: il nuovo lavoro di Larry Charles
La religione sarà al centro anche di Io, Dio e Bin Laden dove Dio sarà interpretato da Russel Brand. Faulkner infatti racconta di aver avuto l’ispirazione per la missione proprio da Dio che gli è comparso in sogno ordinandogli di stanare Bin Laden. Per il suo ultimo lavoro, il regista ha operato con un particolare metodo di sceneggiatura. Lo racconta Jeremy Steckler, produttore esecutivo del film:“Lo stile di Larry è unico perché non usa la sceneggiatura. Gli piace lavorare su quelli che si chiamano ‘soggetti’ ” e come precisa lo stesso Charles: “Un soggetto permette a un ruolo di seguire una certa casualità, un suo destino e un realismo che è contemporaneamente arbitrario e casuale. La sceneggiatura, invece, tende a controllare tutto questo, o a ridurne il ruolo. Un soggetto permette il massimo della creatività”.
Io, Dio e Bin Laden uscirà il prossimo 25 luglio 2018 nelle sale italiane.