Cosa dirà la gente: quando un dolore diventa film. La storia di Iram Haq

Trasformare la propria vita in un film: anche se ciò vuol dire parlare di un dramma.
Lo fa Iram Haq con Cosa dirà la gente, pellicola parzialmente ispirata a un’esperienza traumatica che l’ha colpita da adolescente. La regista, classe 1976, a quattordici anni è stata infatti rapita dai suoi stessi genitori e portata con la forza dalla Norvegia al Pakistan, Paese di origine dei suoi. Premiato al Bari Film Festival 2018 per la Miglior attrice protagonista, grazie all’incredibile interpretazione di Maria Mozhdah, l’11 ottobre il film arriva in DVD e Blu Ray – distribuito da Koch Media per Lucky Red.

L’edizione sarà arricchita da extra inediti realizzati in collaborazione con Amnesty International Italia.

 

Un dramma che – come racconta la stessa regista – ha forgiato la persona che è oggi.
Cosa dirà la gente, accolto benissimo anche al Festival di Toronto, prende spunto da una vicenda autobiografica, un po’ come tutto il cinema dell’autrice pachistano-norvegese finora: pensiamo ad esempio a Little Misse Eyeflap, il suo debutto, passato a Venezia nel 2004, per la sezione dei cortometraggi. Un ritratto di una giovane donna norvegese, di origini pachistane, che sfugge ad un matrimonio forzato. Anni dopo, I’m yours la impone nel panorama mondiale. Nominato dalla Norvegia per la candidatura agli Oscar come miglior film straniero, nel 2013, è il primo lungometraggio di Iram Haq ed è incentrato su una ragazza, con un figlio di 6 anni, che ha una relazione travagliata con la madre. Il legame tra questo titolo e il suo nuovo lavoro è del resto molto forte, l’autrice infatti definisce Cosa dirà la gente un prolungamento di I’m yours. A causa del doloroso episodio alla base del suo nuovo film Iram Haq, oggi quarantaduenne, non ha visto i genitori per molto tempo. Il riavvicinamento col padre, nell’opera splendidamente interpretato da Adil Hussain (Vita di Pi), è arrivato quando l’uomo ha scoperto di essere malato.
È proprio la Haq a spiegare che suo padre si è scusato per il male che le ha causato, e tutto ciò è avvenuto nel momento della scrittura di Cosa dirà la gente, influendo decisamente sulla sceneggiatura.

Le radici di questo intreccio tra vita e cinema scendono in profondità nella carriera della cineasta. La passione della Haq per la Settima Arte nasce da bambina: “La mia famiglia, originaria del Pakistan, non aveva molti soldi quindi frequentavo la biblioteca di Oslo dove potevo leggere gratuitamente. Ho sempre voluto scrivere e raccontare storie. Ma sono totalmente autodidatta.” Storie che hanno preso forma poi in temi importanti: i rapporti parentali, il controllo sociale, le culture diverse, l’indipendenza e la crescita sono tutti valori che attraversano il suo fare cinema, un narrare profondamente intimo che si associa anche ad una grande voglia di parlare di libertà: “Dietro a tutto questo – racconta la regista a proposito di Cosa dirà la gente c’è il mio desiderio di vivere onestamente; di rispettare me stessa. Fare quello che voglio e non quello che gli altri si aspettano da me. Non è nella mia natura uniformarmi agli altri. Perciò trovo interessante osservare cosa succede a coloro che si adattano ai desideri e ai bisogni degli altri, o di un intero sistema. È una forma di libertà dire alle ragazze che vivono sotto uno stretto controllo sociale che, anche se è difficile, non dovrebbero mai lasciarsi intimidire dai bisogni e dai desideri degli altri”

Cosa dirà la gente sarà disponibile dall’11 ottobre 2018 in DVD e Blu Ray Lucky Red, distribuito da Koch Media. Nel cast del film: Maria Mozhdah, la giovanissima interprete di Nisha, e Adil Hussain (Vita di Pi) nel ruolo di suo padre Mirza. Regia di Iram Haq.