La battaglia di Greta Thunberg e la Giornata mondiale della Terra: la svolta ecologista per salvare il Pianeta
Il 20 agosto 2018, la 15enne svedese Greta Thunberg ha cominciato uno “Sciopero scolastico per il clima”, rinunciando ad andare a scuola fino alle elezioni di settembre, come forma di protesta per le politiche del Governo, al quale chiedeva di ridurre le emissioni di anidride carbonica, come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Dopo le elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento internazionale “Fridays for Future”: il suo esempio è stato seguito da migliaia di studenti in tutto il mondo. «Siamo di fronte a una minaccia esistenziale, è la crisi più grave che l’umanità abbia mai subito. Dobbiamo prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo», ha detto Greta al vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di dicembre 2018 in Polonia. Greta è intervenuta anche al Forum economico mondiale di Davos e ha partecipato alla tappa di Stoccolma dello sciopero mondiale per il futuro dello scorso 15 marzo, al quale hanno partecipato oltre 100 Paesi del mondo e un milione di studenti solo in Italia.
Una battaglia globale: il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra
La battaglia di Greta e degli studenti non si ferma: la giovane attivista ecologista ha partecipato anche all’udienza del Pontefice esponendo un cartello con la scritta “Join the climate strike” (Unisciti allo sciopero per il clima) e papa Francesco l’ha incoraggiata a continuare la sua lotta in difesa del pianeta. Ma c’è una campagna attiva da molti anni che nel 2019 è dedicata a proteggere la nostra specie: è la Giornata mondiale della Terra. Nata nel 1970 come movimento universitario per porre sotto i riflettori il tema della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo, la Giornata mondiale della Terra – celebrata ogni anno il 22 aprile – coinvolge 175 Paesi, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione mondiale sulla tutela dell’ambiente e i problemi che affliggono il nostro pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, la scomparsa di specie animali e vegetali e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili
Proteggere la nostra specie: la Giornata mondiale della Terra 2019
«In natura, nulla esiste da solo»: è questa la citazione scelta per celebrare la Giornata mondiale della Terra 2019, che quest’anno pone l’accento sulle specie da preservare. L’uomo ha «sconvolto irrimediabilmente l’equilibrio della natura e, di conseguenza, il mondo sta affrontando il più grande tasso di estinzione dai tempi dei dinosauri, oltre 60 milioni di anni fa», si legge nella presentazione della Giornata mondiale della Terra 2019. I cambiamenti climatici, la deforestazione, il bracconaggio, un’agricoltura non sostenibile, l’uso massiccio di pesticidi e l’inquinamento stanno accelerando la sparizione di piante e animali selvatici e stanno conducendo il pianeta verso l’estinzione. Siamo ancora in tempo per rallentare questo processo e salvare il nostro Pianeta e le specie in pericolo, se la popolazione mondiale si impegna ad adottare stili di vita più sostenibili.
Un pianeta da salvare: le conseguenze delle attività dell’uomo in “Planet Earth” e “Blue Planet”
I cambiamenti climatici che hanno aggredito l’habitat delle specie protette, l’inquinamento dei mari e dei fiumi mette a rischio sopravvivenza degli animali (ma anche dell’uomo), la deforestazione che incide sul rischio idrogeologico dei territori: sono solo alcune delle conseguenze del comportamento dell’uomo che danneggia irrimediabilmente il nostro Pianeta. Eppure la Terra nasconde ancora dei luoghi inesplorati e incontaminati, alcuni dei quali mai visti neanche dagli scienziati: sono la scenografia naturale di “Planet Earth“, la serie della BBC sulla natura più premiata e rivoluzionaria di tutti i tempi, disponibile in DVD e Blu-Ray dal 18 aprile con la distribuzione di Koch Media. L’uomo simbolo della divulgazione scientifica e naturalistica, il britannico David Attenborough, autore di centinaia di documentari, accompagna lo spettatore attraversando i luoghi più belli e impenetrabili del pianeta, mostrando alcune delle creature più rare e a rischio d’estinzione. La serie di documentari è disponibile anche in cofanetto con “Planet Earth II“, la prima serie tv prodotta dall’emittente britannica in ultra-alta definizione (4K), realizzata dieci anni dopo (un altro sequel, “Planet Earth III”, è stato annunciato nel 2022). Anche il mare, come la Terra, è fortemente a rischio a causa del riscaldamento globale e dell’inquinamento: il viaggio emozionante di David Attenborough prosegue quindi in “Blue Planet”, un’altra serie di documentari della BBC realizzata in 5 anni di riprese, che svela i segreti del mare e mostra come il comportamento dell’uomo intacchi brutalmente la fauna marina. Anche“Blue Planet“ sarà disponibile in DVD e Blu-Ray grazie a Koch Media il 18 aprile, in tempo per la prossima Giornata mondiale della Terra.