Da Lisbeth a Seven Sisters: le donne forti di Noomi Rapace
Noomi Rapace è il volto, anzi, i volti delle sette gemelle in lotta contro un governo che permette solo figli unici in Seven Sisters di Tommy Wirkola, dal 30 novembre nei cinema. Un ruolo che si aggiunge a una carriera fatta di personaggi di donne forti e senza paura.
Lisbeth e i suoi demoni
Una hacker senza scrupoli, una geniale esperta di pirateria informatica e di matematica ma soprattutto una donna che ha sofferto “Tutto il Male”, come lei stessa ripete nella trilogia Millennium, quella di Uomini che odiano le donne. Un male dal quale Lisbeth Salander sa difendersi da sola, come ha fatto nell’intera vita e come ha dimostrato più volte, aiutandolo nelle indagini, al giornalista Mikael Blomkvist.
Degna di Ellen Ripley
Per il ruolo della dottoressa Elizabeth Shaw in Prometheus la Rapace ha sbaragliato la concorrenza di attrici del calibro di Natalie Portman, Anne Hathaway e Charlize Theron. Il regista Ridley Scott l’ha scelta dopo aver visto l’interpretazione di Lisbeth Salander. Una scelta che lo ha premiato: la Shaw di Noomi Rapace è acclamata dalla critica, venendo più volte paragonata alla Ellen Ripley interpretata da Sigourney Weaver nel film cult Alien nel 1978.
Tra Holmes e Watson
Si incontrano all’addio al celibato di Watson. Impossibile per l’Holmes di Robert Downey Jr. salvarsi dal fascino magnetico e misterioso della zingara Simza, sorella di uno scagnozzo del perfido professor Moriarty. Nel lavoro di Guy Ritchie Noomi Rapace diventa creatura misteriosa, magnetica e femminile, senza perdere mai la forza e il coraggio dei ruoli che l’hanno accompagnata nella sua carriera.
Sette volte Noomi
Karen Settman è la loro identità, necessaria per sopravvivere in una società che concede solo figli unici. Loro però sono sette sorelle gemelle. Sette volti questa volta per Noomi Rapace nel film Seven Sisters, nei cinema dal 30 novembre: personaggi differenti, sfumature differenti, tutte insieme in lotta per salvare la sorella Lunedì sparita nel nulla.