Da Lupin III a Gambit: i ladri più famosi dei fumetti e dei cartoon
Distribuito da Koch Media per Anime Factory, sarà disponibile a partire dal 20 Settembre 2018 su supporto blu-ray e dvd Lupin III – La prima serie, cofanetto da collezione delle prime avventure animate dell’inimitabile e irripetibile ladro dalla giacca verde (rossa in diverse delle successive stagioni) e fornito di Fiat 500.
Una serie derivata all’inizio degli anni settanta da un manga di Monkey Punch e alla quale parteciparono anche Hayao Miyazaki e Isao Takahata, in questo caso presentata in edizione integrale e con il primo, storico doppiaggio del 1979.
Nell’attesa di rivivere le imprese di colui che viene affiancato dal taciturno Gigen, dal samurai Goemon e dalla sexy Fujiko Mine, andiamo a scovare quali altri maestri del furto ci sono stati proposti dal ricco universo dei fumetti e dei cartoon (escludendo Robin Hood, che, pur avendo goduto di trasposizioni, non nasce dalla carta disegnata).
Diabolik
Creato nel 1962 da Angela Giussani, ha portato alla nascita del fumetto nero italiano, finendo anche per generare la parodia Cattivik, personaggio ideato da Bonvi tre anni più tardi. Sexy, agile, ma anche spietato assassino cui dà la caccia l’ispettore Ginko, è affiancato nei suoi colpi – attuati abbigliato in calzamaglia nera – dalla altrettanto sexy compagna Eva Kant. Nel 1968 Mario Bava ha derivato dalle sue avventure il lungometraggio live action Diabolik, interpretato da John Phillip Law e anticipato l’anno precedente dal comico Arriva Dorellik di Steno. Ovviamente con Johnny Dorelli protagonista.
Banda Bassotti
Indossano delle mascherine nere sul viso, un berretto, e un maglione su cui portano una targa con il loro numero di matricola carceraria. Creati da Carl Barks, hanno fatto la loro prima apparizione nella storia Disney Paperino e la banda dei segugi. Probabilmente uniti da legami di parentela, sono una combriccola di malviventi di Paperopoli e, come tutti sappiamo, il loro obiettivo è derubare Paperon de’ Paperoni.
Fratelli Dalton
Ispirati alla Banda Dalton, realmente esistita nell’ultimo decennio del XIX secolo, sono quattro fratelli creati nel 1958 dal belga Morris per il suo ironico fumetto western Lucky Luke. Joe, Averell e i gemelli William e Jack sono criminali dediti non solo al furto e contro cui, appunto, si scontra puntualmente il personaggio che dà il titolo al comic, simbolo di giustizia. Personaggio che, oltre ad essere stato sfruttato in diversi cartoon e lungometraggi animati, ha avuto il volto di Terence Hill in una serie televisiva dei primi anni Novanta e di Jean Dujardin in un film live action datato 2009.
Occhi di gatto
Sheila, Kelly e Tati nella versione italiana, Hitomi, Rui e Ai in quella giapponese, sono tre sorelle bellissime che gestiscono un caffè che è, in realtà, una copertura per la loro attività di ladre professioniste dedite al furto di opere d’arte. È l’avvincente idea su cui si è costruito nella prima metà degli anni Ottanta il manga shōnen creato da Tsukasa Hōjō (oltre diciotto milioni di copie vendute), poi anche oggetto di una serie animata e di un lungometraggio live action diretto nel 1997 da Kaizo Hayashi. Avversario delle tre ragazze e nientemeno che l’ispettore di polizia Matthew Hisman (Toshio Utsumi in Giappone), fidanzato con Sheila fin dai tempi del liceo ma del tutto ignaro della sua attività criminale.
Trio Drombo
Uno è il progettista e costruttore di bizzarre macchine da guerra Boyakki, l’altro il basso e forzuto Tonzula, entrambi comandati dalla sexy Miss Dronio, aspirante attrice single. Ladri e truffatori caratterizzati da un simbolo a forma di teschio, sono i cattivi dell’anime giapponese di fine anni Settanta Yattaman, in cui sono al servizio del misterioso Dottor Dokrobei per recuperare i quattro frammenti della preziosa pietra Dokrostone. Forniti di robot a forma di animali, li fronteggiano in demenziali battaglie i giovani Ganchan e Janet, anche conosciuti come Yatta1 e Yatta 2. Dal cartoon Takashi Miike ha derivato nel 2009 un lungometraggio live action.
Aladdin
Ladruncolo di Agrabah, Affiancato dalla fidata scimmia Abu, insieme alla quale porta a compimento i furti per sfamarsi, è un ladruncolo di Agrabah protagonista di una serie animata e dei lungometraggi Disney Aladdin, Il ritorno di Jafar e Aladdin e il re dei ladri. Ovviamente, tra incontro con la principessa Jasmine e conflitti con il terribile gran visir Jafar, è risaputo che entra in possesso di una vecchia lampada ad olio che, una volta sfregata, lascia uscire un Genio pronto ad esaudire tre suoi desideri.
Catwoman
Sullo schermo ha avuto, tra l’altro, il volto di Michelle Pfeiffer in Batman – Il ritorno di Tim Burton, di Anne Hathaway ne Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan e di Halle Berry in Catwoman di Pitof. Dotata di un corpo elastico e flessibile, nonché di una agilità, una velocità e una coordinazione dei movimenti eccellenti, pari a quelle dei migliori acrobati e trapezisti, Selina Kyle è una supercriminale antagonista di Batman e dedita al furto. Caratterizzata da un costume da gatto, fa parte dell’universo dei fumetti DC Comics ed è stata creata nel 1940 da Bob Kane e Bill Finger.
Gambit
La sua prima apparizione risale al 1990, sulle pagine del numero 266 del fumetto Marvel Uncanny X-Men. Creato da Chris Claremont e Jim Lee, il suo vero nome è Remy Etienne LeBeau e, affascinante ladro e abile truffatore, è un mutante capace di caricare il proprio corpo e oggetti di energia bio-cinetica prodotta direttamente dal suo organismo. Taylor Kitsch lo ha interpretato in X-Men le origini – Wolverine, diretto nel 2009 da Gavin Hood.